Il Grande Fratello, reality show iconico dal 2000, ha abituato il pubblico a spiare persone consapevoli di essere osservate. Ma la vera sorveglianza oggi si estende ben oltre la televisione, infiltrandosi nelle strade e nei dispositivi digitali. L'ossessione per il controllo e la gestione delle informazioni sta trasformando la società in un sistema dove la verità è spesso manipolata.
P.S. Non seguo il calcio, mi frega niente della Juve o dell'Inter ma una la dovevo prendere!
Tre anni in balia di pecore obbedienti ci hanno portato fino ad oggi, ma il complottista lo sa che dovrà affrontare altri sette anni di follie contornato da un popolo senza cervello che docilmente si farà rinchiudere in una gabbia sempre più stretta.
Anche a Lecce l'ex ministro della salute nella presentazione blindatissima del suo libro si è negato a chi aveva domande lecite da fargli.
Gli organi di informazione (per ignoranza o per complicità) continuano a chiamare novax persone che invece hanno seguito proprio i suoi protocolli ma con tristi risultati.
E alla frase "io non sono una novax, sono una persona perbene" ci auguriamo che abbia solo dimenticato una virgola.
Ho aspettato a chiederlo fino ad oggi per essere sicuro, perché dopo 1.470 giorni, cioè 4 anni dal famoso lockdown, 2 anni dalla fine della pandeminchia e successiva inoculazione di massa al quinto scudo per i vivi, ora dovremmo avere dati che ci tranquillizzano, no?
Si dice che l'inseminazione delle nuvole e le scie chimiche non abbiano nulla a che fare le une con le altre, ma per alcuni complottisti e aeropiattisti potrebbero avere qualcosa in comune.
Negli anni 60-70-80 la vita sembrava così diversa, così spensierata. Chi ricorda quei tempi sa che si andava in giro in moto senza casco, in auto senza cinture, e non avevamo grosse preoccupazioni, perché era la normalità. Le pubblicità, i film, tutto rifletteva questa semplicità e gioia di vivere.